• Marocco MotoTour 2010


Il nostro primo vero MotoRide, perfettamente organizzato da MotoTouring di Milano.



Diario di Viaggio

Partenza e traversata (20-22 aprile)

Il programma iniziale prevedeva di arrivare a Tangeri in aereo; poi però si è messo di mezzo un vulcano Islandese che ha deciso di fare fuoco e fiamme, paralizzando il traffico aereo di mezza Europa.
Per non rischiare abbiamo quindi deciso in andare in nave. Una fantastica traversata di ben 48 ore, con unica tappa a Barcellona, dove però non abbiamo avuto nemmeno il tempo per scendere a fare un giretto. Tra l'altro le "Grandi Navi Veloci" lasciano decisamente a desiderare, va detto!
Rassegnati e armati di tanta pazienza, abbiamo imbarcato le moto a Genova e siamo partiti.
  • Marocco1

    Traversata Marocco1

  • Marocco10

    Traversata Marocco10

  • Marocco11

    Traversata Marocco11

  • Marocco12

    Traversata Marocco12

  • Marocco13

    Traversata Marocco13

  • Marocco14

    Traversata Marocco14

  • Marocco15

    Traversata Marocco15

  • Marocco16

    Traversata Marocco16

  • Marocco17

    Traversata Marocco17

  • Marocco18

    Traversata Marocco18

  • Marocco19

    Traversata Marocco19

  • Marocco2

    Traversata Marocco2

  • Marocco20

    Traversata Marocco20

  • Marocco21

    Traversata Marocco21

  • Marocco22

    Traversata Marocco22

  • Marocco23

    Traversata Marocco23

  • Marocco24

    Traversata Marocco24

  • Marocco3

    Traversata Marocco3

  • Marocco4

    Traversata Marocco4

  • Marocco5

    Traversata Marocco5

  • Marocco6

    Traversata Marocco6

  • Marocco7

    Traversata Marocco7

  • Marocco8

    Traversata Marocco8

  • Marocco9

    Traversata Marocco9


Tangeri - Rabat (22 aprile)

Arrivo a Tangeri con la nave; quindi partenza per la prima tappa di circa 300 km che ci porta a Rabat, dove soggiorniamo all'Hotel Rabat.
Poiché è già pomeriggio inoltrato non facciamo la strada panoramica ma andiamo direttamente per l’autostrada. Usciti da Tangeri, caotica e piena di palazzoni bianchi e rossi, ci troviamo in un bellissimo paesaggio mediterraneo con olivi, lecci, pini marittimi, eucalipti, colline dolci e verdissime. All’imbrunire arriviamo a Rabat, bella, con giardini e palme e aiuole fiorite. L’hotel è bellissimo, sembra di essere dentro un enorme giardino coperto, con terrazze fiorite che arrivano al soffitto di vetro colorato che di giorno filtra il sole portando dentro la luce di tutte le tonalità. La cena insieme dà modo di conoscersi un po’ di più.
Rider Vicentina
  • Marocco_1

    Rabat Marocco_1

  • Marocco_2

    Rabat Marocco_2

  • Marocco_3

    Rabat Marocco_3

  • Marocco_4

    Rabat Marocco_4

  • Marocco_5

    Rabat Marocco_5

  • Marocco_6

    Rabat Marocco_6

  • Marocco_7

    Rabat Marocco_7

  • Marocco_8

    Rabat Marocco_8


El Jadida e verso Marrakech (23 aprile)

Da Rabat si segue l'autostrada lungo la bellissima costiera sull'oceano Atlantico; si oltrepassano Casablanca e Safi, con sosta alla bellissima cittadella portoghese di El Jadida.
In serata si arriva a Marrakerch, dove ci fermiamo all'Hotel Hivernage.
Dopo colazione si parte con le moto facendo un giro panoramico per Rabat, con tutti i suoi fiori e palme, i bei palazzi e il palazzo reale, bandiere nazionali rosse con la stella verde dappertutto e poi via lungo l’autostrada, la fila di moto e il furgoncino giallo del Mototouring in direzione sud. Passiamo vicino a Casablanca che lasciamo alla nostra destra; la periferia arriva vicino all’autostrada, e quello che si vede fa star male: povertà totale, miseria, mi chiedo se chi vive lì possa avere qualche speranza. Proseguiamo in un paesaggio molto bello, con l’oceano alla nostra destra e vento notevole che ci costringe a spostare l’asse della moto; ci sono molte colline spesso coltivate, un susseguirsi di villaggi molto semplici con tanta gente in giro, continuano a sventolare bandiere forse perché è venerdì e per loro è giorno di festa. Tappa a El-Jadida, cittadella fondata dai portoghesi in cui vale la pena vedere la cisterna deposito delle armi, formata da tutta una serie di volte a crociera sorrette da pilastri e colonne al centro della quale c’è un largo foro rotondo dal quale passa la luce e la pioggia che viene raccolta in una vasca centrale. Ci si ferma poi a mangiare pesce lungo la costa. Sulla spiaggia c’è un gruppo di bambini che sta giocando e quando vedono che stiamo ripartendo con quattro salti sono su per darci la mano e salutarci e farci il gesto dell’acceleratore, a petto nudo, pieni di sabbia, con la faccia dipinta da guerrieri e gli occhietti furbi, felici che ci siamo accorti di loro. A Safi facciamo la tappa di saluto all’oceano prima di abbandonarlo e ci corre incontro una bambina cui non sembra vero veder arrivare in un colpo solo così tanti clienti; ha una cesta con dei dolciumi da vendere e fa affari in un batter d’occhio: con venti dhiram, due euro, mi ha dato non so quante lecca-lecca e baci a volontà, al punto che non so ancora chi delle due abbia fatto l’affare migliore. La sua gemella intanto sta facendo affari con gli altri, scoppiano di soddisfazione, affariste nate. Si riparte girando verso l’interno, la pianura è ondeggiante, i rettilinei delimitati da file lunghissime di eucalipti, colori caldi, cielo azzurro intenso e profumi che passano facilmente sotto il casco. Pianure, colline, alberi di tutti i tipi, bambini che salutano sempre, gente dappertutto, lungo la strada, nei campi,con le pecore, sugli asini (mai visti tanti asini in vita mia), sui carretti, gente che cammina, che saluta. La strada è lunga e dobbiamo correre per evitare di girare in moto con il buio, come ha consigliato Michele, così arriviamo a Marrakech all’imbrunire. Marrakech di sera si presenta molto bella, piena di fiori e luci. Siamo stanchissimi, oggi abbiamo fatto circa 400 km.
Rider Vicentina
  • Marocco1

    El Jadida Marocco1

  • Marocco10

    El Jadida Marocco10

  • Marocco11

    El Jadida Marocco11

  • Marocco12

    El Jadida Marocco12

  • Marocco13

    El Jadida Marocco13

  • Marocco14

    El Jadida Marocco14

  • Marocco15

    El Jadida Marocco15

  • Marocco16

    El Jadida Marocco16

  • Marocco17

    El Jadida Marocco17

  • Marocco2

    El Jadida Marocco2

  • Marocco3

    El Jadida Marocco3

  • Marocco4

    El Jadida Marocco4

  • Marocco5

    El Jadida Marocco5

  • Marocco6

    El Jadida Marocco6

  • Marocco7

    El Jadida Marocco7

  • Marocco8

    El Jadida Marocco8

  • Marocco9

    El Jadida Marocco9

  • Marocco1

    On the Road 1 Marocco1

  • Marocco10

    On the Road 1 Marocco10

  • Marocco11

    On the Road 1 Marocco11

  • Marocco12

    On the Road 1 Marocco12

  • Marocco13

    On the Road 1 Marocco13

  • Marocco14

    On the Road 1 Marocco14

  • Marocco2

    On the Road 1 Marocco2

  • Marocco3

    On the Road 1 Marocco3

  • Marocco4

    On the Road 1 Marocco4

  • Marocco5

    On the Road 1 Marocco5

  • Marocco6

    On the Road 1 Marocco6

  • Marocco7

    On the Road 1 Marocco7

  • Marocco8

    On the Road 1 Marocco8

  • Marocco9

    On the Road 1 Marocco9


Marrakech (24 aprile)

Giornata di visita a Marrakech, una delle quattro città imperiali e sicuramente la più affascinante con la sua piazza e i molti monumenti. Viene organizzata una visita guidata di mezza giornata, il mattino, lasciando il pomeriggio libero anche per il tramonto nella famosa piazza di Marrakech: la Jema El Fnaa.
Al mattino abbiamo la compagnia della guida, Mustafa, che ci accompagna a visitare la Medina di Marrakech, l’esterno della magnifica Moschea della Koutoubia, il palazzo reale, la scuola coranica, tutti edifici che hanno un fascino che cattura oltre misura, con i loro stucchi bianchi che formano figure floreali intricatissime, posti di solito nelle volte e nelle parti superiori delle pareti le cui parti inferiori invece sono rivestite di stupende piastrelline a mosaico, di vari colori ma con prevalenza di bianco e blu. Poi Mustafa ci accompagna alla fabbrica di tappeti e all’erboristeria dove più o meno tutti compriamo qualcosa: ambra, the alla menta, creme, spezie, olio di argan. Dopo si va nel souk dove è più che facile perdersi; immenso, c’è di tutto, merci di ogni tipo, folla inesauribile, non solo non ci si può avvicinare ai banchetti ma non conviene nemmeno guardare perché si accorgono subito e ti considerano già cliente fatto. Babbucce tuniche coltelli spezie fichi datteri semi di zucca sesamo sapone legno intarsiato specchi sciarpe borse lampade cinture cuscini tappeti, chi lavora il ferro, il legno, il cuoio…e poi la piazza Jemaa el-Fna, che pullula di vitalità inesauribile: suoni e rumori di ogni tipo, danzatrici, musicanti, scimmie, trombette arabe, tamburi, tatuaggi, saltimbanchi, incantatori di serpenti, spremute di arance, asini, carretti, motorini…Nel tardo pomeriggio, come ci ha consigliato Fabrizio, ci troviamo tutti sulla terrazza di un locale che dà sulla piazza, per vederla cambiare con il cambiare della luce; vedere il tramonto da quella posizione e via via lo scintillare delle luci che si accendono e i profumi di carne arrostita che salgono, il sovrapporsi di suoni e voci e rumori che all’istante zittiscono quando il muezzin intona l’invito alla preghiera, è un’esperienza che non si dimentica.
Rider Vicentina
  • Marocco1

    Marrakech Marocco1

  • Marocco10

    Marrakech Marocco10

  • Marocco11

    Marrakech Marocco11

  • Marocco12

    Marrakech Marocco12

  • Marocco13

    Marrakech Marocco13

  • Marocco14

    Marrakech Marocco14

  • Marocco15

    Marrakech Marocco15

  • Marocco16

    Marrakech Marocco16

  • Marocco17

    Marrakech Marocco17

  • Marocco2

    Marrakech Marocco2

  • Marocco3

    Marrakech Marocco3

  • Marocco4

    Marrakech Marocco4

  • Marocco5

    Marrakech Marocco5

  • Marocco6

    Marrakech Marocco6

  • Marocco7

    Marrakech Marocco7

  • Marocco8

    Marrakech Marocco8

  • Marocco9

    Marrakech Marocco9

  • Marocco1

    Il Souk Marocco1

  • Marocco10

    Il Souk Marocco10

  • Marocco11

    Il Souk Marocco11

  • Marocco12

    Il Souk Marocco12

  • Marocco13

    Il Souk Marocco13

  • Marocco14

    Il Souk Marocco14

  • Marocco15

    Il Souk Marocco15

  • Marocco16

    Il Souk Marocco16

  • Marocco17

    Il Souk Marocco17

  • Marocco18

    Il Souk Marocco18

  • Marocco19

    Il Souk Marocco19

  • Marocco2

    Il Souk Marocco2

  • Marocco20

    Il Souk Marocco20

  • Marocco21

    Il Souk Marocco21

  • Marocco22

    Il Souk Marocco22

  • Marocco23

    Il Souk Marocco23

  • Marocco24

    Il Souk Marocco24

  • Marocco25

    Il Souk Marocco25

  • Marocco26

    Il Souk Marocco26

  • Marocco27

    Il Souk Marocco27

  • Marocco28

    Il Souk Marocco28

  • Marocco3

    Il Souk Marocco3

  • Marocco4

    Il Souk Marocco4

  • Marocco5

    Il Souk Marocco5

  • Marocco6

    Il Souk Marocco6

  • Marocco7

    Il Souk Marocco7

  • Marocco8

    Il Souk Marocco8

  • Marocco9

    Il Souk Marocco9

  • Marocco1

    La sera Marocco1

  • Marocco10

    La sera Marocco10

  • Marocco11

    La sera Marocco11

  • Marocco2

    La sera Marocco2

  • Marocco3

    La sera Marocco3

  • Marocco4

    La sera Marocco4

  • Marocco5

    La sera Marocco5

  • Marocco6

    La sera Marocco6

  • Marocco7

    La sera Marocco7

  • Marocco8

    La sera Marocco8

  • Marocco9

    La sera Marocco9


Da Marrakech a Boumalne (25 aprile)

Oggi inizia la parte più africana del viaggio, con l'attraversamento dell'Atlante per arrivare a Ouarzazate. Una tappa prevede la visita ad Ait Ben Haddou, una tra le più belle kasbe del Marocco. Dopo Ouarzazate si prosegue verso est per arrivare a Boumalne, dove si dormirà all'Hotel Xaluca Dades.
Partiti e fatta la foto di gruppo sotto il cartello stradale che indica Marrakech, ci avviamo verso sud est verso i monti dell’Atlante, alzandoci un po’ alla volta fino ai 2260 m del passo Tizi-n-Tichka, trovando lungo la strada parecchi venditori di pietre e fossili. Al passo fanno ottime spremute d’arancia. Poco dopo prendiamo una stradina lunga circa 20 km che porta a Telouet. La terra si fa rossa, il paesaggio è incantevole, ci fermiamo a visitare una tenda berbera gestita da una cooperativa di donne che fanno cosmetici con l’olio di argan, un albero della zona, poi si arriva a Telouet, piccolo villaggio costruito intorno al palazzo del signore dell’Atlante. Dopo aver mangiato taijne sotto una tenda berbera visitiamo la casbah, cioè le sue rovine, dove anche se non ci sono più persone ci sono però le cicogne. Le abitazioni intorno sono molto povere, i bambini chiedono l’elemosina. Poi si prosegue fino alla casbah di Ait Ben Haddou, patrimonio mondiale Unesco, conservata molto bene, per raggiungere la quale bisogna guadare un torrente su sacchi di sabbia, in una piana bellissima, terra e rocce rosso ocra, montagne intorno, case, tutto di quel colore intenso in netto contrasto con il verde smeraldo delle palme e la vegetazione che prosegue lungo il fiume. Incantevole. Poi Ouarzazate con i suoi scenari cinematografici naturali, e ancora via lungo l’altopiano sempre rosso, con formazioni rocciose che si stagliano a varie profondità dando il senso dell’ampiezza, il cielo che sembra più grande del solito. Zona berbera, gente con la pelle più scura, case bordate di bianco con le merlature agli angoli dei tetti, profumo di rose lungo la strada nella zona di Skoura, villaggi carini e curati fino a Boumalne dove c’è il nostro hotel, molto bello e molto africano. E’ stata un’altra giornata molto intensa.
Rider Vicentina
  • Marocco1

    On the Road 2 Marocco1

  • Marocco10

    On the Road 2 Marocco10

  • Marocco11

    On the Road 2 Marocco11

  • Marocco12

    On the Road 2 Marocco12

  • Marocco13

    On the Road 2 Marocco13

  • Marocco14

    On the Road 2 Marocco14

  • Marocco15

    On the Road 2 Marocco15

  • Marocco16

    On the Road 2 Marocco16

  • Marocco17

    On the Road 2 Marocco17

  • Marocco18

    On the Road 2 Marocco18

  • Marocco19

    On the Road 2 Marocco19

  • Marocco2

    On the Road 2 Marocco2

  • Marocco20

    On the Road 2 Marocco20

  • Marocco21

    On the Road 2 Marocco21

  • Marocco22

    On the Road 2 Marocco22

  • Marocco23

    On the Road 2 Marocco23

  • Marocco24

    On the Road 2 Marocco24

  • Marocco25

    On the Road 2 Marocco25

  • Marocco3

    On the Road 2 Marocco3

  • Marocco4

    On the Road 2 Marocco4

  • Marocco5

    On the Road 2 Marocco5

  • Marocco6

    On the Road 2 Marocco6

  • Marocco7

    On the Road 2 Marocco7

  • Marocco8

    On the Road 2 Marocco8

  • Marocco9

    On the Road 2 Marocco9

  • Marocco1

    Telouet Marocco1

  • Marocco10

    Telouet Marocco10

  • Marocco11

    Telouet Marocco11

  • Marocco12

    Telouet Marocco12

  • Marocco13

    Telouet Marocco13

  • Marocco14

    Telouet Marocco14

  • Marocco15

    Telouet Marocco15

  • Marocco16

    Telouet Marocco16

  • Marocco17

    Telouet Marocco17

  • Marocco18

    Telouet Marocco18

  • Marocco19

    Telouet Marocco19

  • Marocco2

    Telouet Marocco2

  • Marocco20

    Telouet Marocco20

  • Marocco21

    Telouet Marocco21

  • Marocco22

    Telouet Marocco22

  • Marocco3

    Telouet Marocco3

  • Marocco4

    Telouet Marocco4

  • Marocco5

    Telouet Marocco5

  • Marocco6

    Telouet Marocco6

  • Marocco7

    Telouet Marocco7

  • Marocco8

    Telouet Marocco8

  • Marocco9

    Telouet Marocco9

  • Marocco1

    Ait Ben Haddou Marocco1

  • Marocco10

    Ait Ben Haddou Marocco10

  • Marocco2

    Ait Ben Haddou Marocco2

  • Marocco3

    Ait Ben Haddou Marocco3

  • Marocco4

    Ait Ben Haddou Marocco4

  • Marocco5

    Ait Ben Haddou Marocco5

  • Marocco6

    Ait Ben Haddou Marocco6

  • Marocco7

    Ait Ben Haddou Marocco7

  • Marocco8

    Ait Ben Haddou Marocco8

  • Marocco9

    Ait Ben Haddou Marocco9


Gole del Dades e del Todra - Merzouga (26 aprile)

Escursione nelle Gole del Dades che percorriamo in salita fino a Msmerir; poi si rientra dalla stessa strada fino a Tinherir e quindi nuova deviazione per visitare le Gole del Todra.
Nel pomeriggio si raggiunge Erfoud e quindi Merzouga, per un pernottamento ai piedi delle dune di sabbia dell'Erg Chebbi.
Gorges du Dades e Gorges du Todra, bellissime, roccia rosso ocra e vegetazione verdissima con prevalenza di palme, cielo azzurro intenso, villaggi che si fondono con la roccia, paesaggi mozzafiato. Chiediamo a un bambino che ci sta guardando di scattarci una foto e in un batter d’occhio ne arriva una nuvola, ci regalano un piccolo intreccio verde fatto con fili d’erba. La salita alla gola del Todra è uno zigzagare di tornanti che si inerpicano in mezzo alla roccia. Un bell’acquazzone ci ha anticipato di poco, per fortuna l’abbiamo evitato, e quando arriviamo in cima mi accorgo guardando giù che è l’immagine della copertina del catalogo Mototouring, una chicca, merita in pieno questo onore. Fabrizio ci chiede di scendere tutti insieme per fare una foto alle moto e allora via, con le moto in festa giù per i tornanti e poi per i lunghi rettilinei sull’altopiano piatto che porta verso il deserto. Ad un certo punto ci attraversa la strada un gruppo di dromedari al pascolo, accompagnati da un vecchio e un bambino. Siamo in un paesaggio che ricorda quello dei canyon americani. Un po’ alla volta il colore della terra cambia da rosso a marrone chiaro e poi la terra diventa sabbia; via via che ci avviciniamo il cielo si fa cupo, ci sono piovaschi e vento forte, così forte che le moto sono costrette, per contrastarlo, a procedere piegate nel senso opposto al vento come fossero barche a vela in andatura di bolina o di traverso. Quando mancano pochi km a Merzouga non si vede più niente, c’è una vera e propria tempesta di sabbia che penetra dappertutto, persino dentro la visiera. La moto davanti a noi è lontana pochi metri ma si vede appena il fanalino di coda, come quando da noi ci sono quelle nebbie fittissime che obbligano a stare dentro casa. Per fortuna arriviamo a Merzouga, oasi in mezzo al deserto e lì troviamo dei ragazzi mandati dalla direzione dell’hotel per accompagnarci. L’hotel sembra fatto di sabbia e fango, in piena sintonia con l’oasi e ci fa sentire proprio in Africa. Quando la bufera passa andiamo con le jeep a fare un giro per l’oasi, palme e palme, vediamo i fenicotteri su un laghetto e poi gli autisti ci scorrazzano su e giù per le dune, per fortuna oggi non abbiamo avuto il tempo di mangiare. Cena allietata da musica africana, cinque ragazzi del Mali e Sudan con nacchere e percussioni decisamente in tono con l’ambiente.
Rider Vicentina
  • Marocco1

    Gorge du Dades Marocco1

  • Marocco10

    Gorge du Dades Marocco10

  • Marocco11

    Gorge du Dades Marocco11

  • Marocco12

    Gorge du Dades Marocco12

  • Marocco13

    Gorge du Dades Marocco13

  • Marocco14

    Gorge du Dades Marocco14

  • Marocco2

    Gorge du Dades Marocco2

  • Marocco3

    Gorge du Dades Marocco3

  • Marocco4

    Gorge du Dades Marocco4

  • Marocco5

    Gorge du Dades Marocco5

  • Marocco6

    Gorge du Dades Marocco6

  • Marocco7

    Gorge du Dades Marocco7

  • Marocco8

    Gorge du Dades Marocco8

  • Marocco9

    Gorge du Dades Marocco9

  • Marocco1

    Gorges du Todra Marocco1

  • Marocco10

    Gorges du Todra Marocco10

  • Marocco11

    Gorges du Todra Marocco11

  • Marocco12

    Gorges du Todra Marocco12

  • Marocco2

    Gorges du Todra Marocco2

  • Marocco3

    Gorges du Todra Marocco3

  • Marocco4

    Gorges du Todra Marocco4

  • Marocco5

    Gorges du Todra Marocco5

  • Marocco6

    Gorges du Todra Marocco6

  • Marocco7

    Gorges du Todra Marocco7

  • Marocco8

    Gorges du Todra Marocco8

  • Marocco9

    Gorges du Todra Marocco9

  • Marocco1

    Merzouga Marocco1

  • Marocco10

    Merzouga Marocco10

  • Marocco11

    Merzouga Marocco11

  • Marocco12

    Merzouga Marocco12

  • Marocco13

    Merzouga Marocco13

  • Marocco14

    Merzouga Marocco14

  • Marocco15

    Merzouga Marocco15

  • Marocco16

    Merzouga Marocco16

  • Marocco17

    Merzouga Marocco17

  • Marocco18

    Merzouga Marocco18

  • Marocco19

    Merzouga Marocco19

  • Marocco2

    Merzouga Marocco2

  • Marocco20

    Merzouga Marocco20

  • Marocco21

    Merzouga Marocco21

  • Marocco22

    Merzouga Marocco22

  • Marocco23

    Merzouga Marocco23

  • Marocco24

    Merzouga Marocco24

  • Marocco25

    Merzouga Marocco25

  • Marocco26

    Merzouga Marocco26

  • Marocco3

    Merzouga Marocco3

  • Marocco4

    Merzouga Marocco4

  • Marocco5

    Merzouga Marocco5

  • Marocco6

    Merzouga Marocco6

  • Marocco7

    Merzouga Marocco7

  • Marocco8

    Merzouga Marocco8

  • Marocco9

    Merzouga Marocco9


Da Merzouga a Fes (27 aprile)

Partenza verso nord a raggiungere Errachidia, proseguendo poi con bellissimi panorami fino a Fes, dove si arriva nel tardo pomeriggio e dove si alloggia al Sofitel Palais Jamai.
Sveglia all’alba per vedere il sole spuntare dietro le dune. Si parte verso nord lasciando l’oasi con rimpianto, siamo arrivati al punto più lontano e ora comincia il percorso di ritorno. Mi si è impresso questo paesaggio raro, color giallo sabbia e palme, tante palme. C’è un gruppo di dromedari che purtroppo non faccio in tempo a fotografare e poi via di corsa in mezzo al deserto, vuoto, un’altra oasi ( Rissani ) e poi ancora su, passando per villaggi, incrociando persone, donne vestite di nero con quel grande velo che le avvolge tutte intere, uomini, bambini, carretti, muli, gente sui muli, gente sui carretti, gente che saluta... Lentamente la sabbia lascia il posto alla terra e le palme ad altre piante per noi più consuete. Dopo Errachidia troviamo la Gorge du Ziz, altro paesaggio fantastico con altre palme lungo il fiume che contrastano nuovamente con il rosso ocra delle rocce intorno, e ancora quel senso di profondità e di grande spazio. Via di nuovo sulle moto lungo gli altipiani del medio Atlante che senza che ce ne rendiamo conto ci portano ancora oltre i 2000 m., vediamo sullo sfondo la neve sulle cime più alte. Ci accorgiamo dell’altezza quando, ad un tratto, ci troviamo a dover scendere curvando ininterrottamente per chilometri. Ci siamo divertiti un sacco a zigzagare giù per la discesa che dall’alto si vedeva già tutta intera, qualcuno era addirittura tentato di tornare indietro per rifarla; era come essere in giostra. Dopo una piana lunghissima ci siamo trovati di nuovo alti in un paesaggio tipicamente montuoso con conifere, mucche, aria fresca, case con i tetti a punta. Dopo aver mangiato finalmente gli spiedini che Andrea aspettava da giorni, ci siamo avviati verso Fes. Qui fa caldo, la città si presenta maestosa, con lunghi viali alberati e fioriti e bandiere nazionali dappertutto. Per la prima volta in Marocco vedo molte donne senza velo, Fes è una città moderna, colta, sede di una delle prime università del mondo. L’hotel è stupendo, antica residenza del visir, lusso e raffinatezza. Abbiamo la camera con terrazzino di fronte alla città vecchia. Cena e poi un thè alla menta nella terrazza di un riad lì vicino. E’ tenuto molto bene, con il cortile interno coperto ma che viene scoperto d’estate. E’ un incanto: i pavimenti e i rivestimenti laterali sono tutti in piastrelline colorate, e poi lampade, lampadari, cuscini, tappeti;ambiente misterioso e intrigante.
Rider Vicentina
  • Marocco1

    Gorge du Ziz Marocco1

  • Marocco2

    Gorge du Ziz Marocco2

  • Marocco3

    Gorge du Ziz Marocco3

  • Marocco4

    Gorge du Ziz Marocco4

  • Marocco5

    Gorge du Ziz Marocco5

  • Marocco1

    Fes Marocco1

  • Marocco10

    Fes Marocco10

  • Marocco11

    Fes Marocco11

  • Marocco12

    Fes Marocco12

  • Marocco13

    Fes Marocco13

  • Marocco14

    Fes Marocco14

  • Marocco15

    Fes Marocco15

  • Marocco16

    Fes Marocco16

  • Marocco17

    Fes Marocco17

  • Marocco18

    Fes Marocco18

  • Marocco19

    Fes Marocco19

  • Marocco2

    Fes Marocco2

  • Marocco20

    Fes Marocco20

  • Marocco21

    Fes Marocco21

  • Marocco22

    Fes Marocco22

  • Marocco23

    Fes Marocco23

  • Marocco24

    Fes Marocco24

  • Marocco25

    Fes Marocco25

  • Marocco26

    Fes Marocco26

  • Marocco3

    Fes Marocco3

  • Marocco4

    Fes Marocco4

  • Marocco5

    Fes Marocco5

  • Marocco6

    Fes Marocco6

  • Marocco7

    Fes Marocco7

  • Marocco8

    Fes Marocco8

  • Marocco9

    Fes Marocco9


Fes (28 aprile)

Giornata libera per visite alla medina ed escursioni varie, cena di fine viaggio a Fes, a nostro giudizio, con Marrakech, la più bella città del Marocco.
Dopo colazione nel giardino con piscina, una guida ci accompagna a vedere l’ingresso del palazzo reale, poi la scuola coranica, veri gioielli dell’arte moresca con mosaici di maioliche e stucchi incredibili, fatti di gesso + polvere di marmo + albume d’uovo. Vediamo anche il quartiere Andaluso-Ebraico. Poi la fabbrica di ceramiche dove ci mostrano tutto il ciclo di lavorazione partendo dal mucchio di argilla e quello di sansa che serve da carburante, la formazione delle piastrelle che vengono essiccate al sole e tagliate a mano dagli operai, oppure forme create al tornio e cotte, poi tutto dipinto a mano. Tutti lavorano di gran lena. Continuiamo a camminare lungo il suk in mezzo a profumi di cibo e di spezie, oggetti di pelle, di ceramica, di metallo, babbucce, borse, specchi, legumi, datteri, fichi, sciarpe coloratissime, rocchetti di seta di agave o di cactus… Poi ci siamo trovati in mezzo a vicoli sempre più stretti e alti, un vero labirinto da cui sarebbe davvero difficile uscire senza guida. Dopo un’infinità di giri a destra e sinistra arriviamo alla conceria-tintoria delle pelli. La vediamo dall’alto, è angosciante pensare di lavorare in un posto così. È una città che meriterebbe di essere visitata con calma, ma siamo anche stanchi e il resto del pomeriggio restiamo in albergo.
Rider Vicentina
  • Marocco1

    Fes souk Marocco1

  • Marocco10

    Fes souk Marocco10

  • Marocco11

    Fes souk Marocco11

  • Marocco12

    Fes souk Marocco12

  • Marocco13

    Fes souk Marocco13

  • Marocco14

    Fes souk Marocco14

  • Marocco15

    Fes souk Marocco15

  • Marocco16

    Fes souk Marocco16

  • Marocco17

    Fes souk Marocco17

  • Marocco18

    Fes souk Marocco18

  • Marocco19

    Fes souk Marocco19

  • Marocco2

    Fes souk Marocco2

  • Marocco20

    Fes souk Marocco20

  • Marocco21

    Fes souk Marocco21

  • Marocco3

    Fes souk Marocco3

  • Marocco4

    Fes souk Marocco4

  • Marocco5

    Fes souk Marocco5

  • Marocco6

    Fes souk Marocco6

  • Marocco7

    Fes souk Marocco7

  • Marocco8

    Fes souk Marocco8

  • Marocco9

    Fes souk Marocco9


Da Fes a Tangeri (29 aprile)

Partenza di buon mattino per arrivare a Tangeri nel primo pomeriggio. Bisogna consegnare le moto al porto di Tangeri, quindi si prende un taxi per andare in albergo. Domani volo di rientro in Italia.
Si va verso a nord, sui monti del Rif, con paesaggi che cambiano continuamente, prima colli dolci che assomigliano alla Toscana, poi monti più alti con tratti di bellissima terra rossa come sull’Altlante e vegetazione molto varia, coltivazioni di olivi, distese di lecci da sughero, ancora qualche palma, agavi, cactus, tratti di fiori gialli, azzurri, viola. Purtroppo il fondo stradale è parecchio dissestato, rendendo il viaggio fastidioso, cosa che peggiora quando troviamo un tratto di strada di alcuni km crivellato di buche che possono davvero essere pericolose. Siamo passati per alcuni villaggi caotici e dall’aspetto molto degradato, con ragazzi che offrivano fumo. Siamo passati per Chefchaouen, carina, bianca e azzurra, vista di corsa perché si faceva tardi e poi giù velocemente fino a Tangeri, strada trafficata con lavori in corso. Al porto l’attesa per le procedure d’imbarco è lunghissima. Intanto si chiacchiera, si guarda in giro, si confrontano le moto con altre, si confrontano le esperienze, ci si saluta e arriva sera.
Rider Vicentina
Stacks Image 2259

  •  Rider G

    Rider G

  •  Rider K

    Rider K

  •  Fabrizio (la guida)

    Fabrizio (la guida)

  • I Riders in gruppo