Oggi è il giorno della gita sul "Trenino rosso del Bernina".
Sveglia alle 7:15, quindi prestissimo, e alle 8:20 esatte siamo a Vezza per l'incontro con i Vancheri, che arrivano puntuali anche loro. Contrariamente alle attese troviamo abbastanza traffico, e complice anche un pullman tra Edolo e l'Aprica impieghiamo un'ora abbondante per arrivare a Tirano. Per fortuna però ce l'eravamo presa comoda, e quindi riusciamo a salire sul nostro trenino senza problemi. C'è anche il tempo per un buon caffè.
Abbiamo prenotato i posti nella "carrozza panoramica", che ha ampie pareti laterali trasparenti per cui il panorama si vede molto bene. E c'è da dire che effettivamente il panorama merita il viaggio, e che questo posto (trenino + montagne) si merita di essere stato inserito tra i siti del
Patrimonio dell'Umanità UNESCO.
Le bimbe giocano per ora senza litigare, ed io riesco a fare parecchie foto.
Il trenino prende quota abbastanza rapidamente, salendo un po' in costa alla montagna ed un po' attraversando strette gallerie, sempre con tantissime curve. Il panorama cambia rapidamente, passando da boschi e pinete prima fino al paesaggio brullo tipico dell'alta montagna quando poi si arriva in quota. Non mancano anche laghi e ghiacciai. In particolare si vede bene il ghiacciaio
Palu, proprio di fronte alla stazione di
Alp Grum, dove il treno fa una sosta di dieci minuti che ci permette di scendere a fare delle ottime foto.
Il punto più alto del percorso è a quota 2250 m, e lo si raggiunge alla stazione
Ospizio Bernina. Si passa anche dalla partenza degli impianti del ghiacciaio
Diavolezza, che ricordo per una memorabile sciata fatta nel lontanissimo 1981 con Marcello, la Anna Magni e dei suoi cugini. Incredibile che non ero mai più passato da queste parti.
Siamo partiti con il sole e con qualche nuvola, ma il tempo è man mano peggiorato lungo il percorso, e quando arriviamo a destinazione a
St. Moritz purtroppo inizia a piovere. Facciamo due passi nel centro del paese, peraltro tanto famoso quanto decisamente bruttino (una lunga sequenza di negozi di super lusso in un contesto che non dice proprio niente), riuscendo a fare un breve picnic prima che inizi a piovere piuttosto forte. Morale, si riparte prima, prendendo il trenino delle 14:48.
Per fortuna però, nonostante le premesse, la seconda parte del viaggio è stata molto piacevole. Infatti smette di piovere, e possiamo stare sul vagone scoperto. Fa un po' freschino, ma si gode il panorama molto meglio.
Esce addirittura il sole, ed allora decidiamo di scendere alla stazione di
Poschiavo, e di fare il percorso a piedi che scende per un tratto verso valle.
All'inizio temiamo di avere sbagliato, perchè per fare la passeggiata intorno all'omonimo lago saremmo dovuti scendere alla stazione successiva, ma alla fine la passeggiata si rivela comunque molto bella. Usciamo dal paesino di Poschiavo e percorriamo un bellissimo sentiero che costeggia il fiume fino al lago, e poi costeggiamo il lago stesso fino alla stazione di
Miralago. Alla fine camminiamo ben 2 ore e un quarto, sempre in piano. Bellissima passeggiata davvero!
Rientriamo a Tirano con 15 minuti di autobus, dato che dopo una certa ora i treni si fermano. Ora di arrivo le otto in punto.
Noi decidiamo di tornare a casa, dato che abbiamo affidato le cagnoline alla vicina di casa e ci sembra male fare troppo tardi, mentre i Vancheri rimangono a cena a Tirano.
Alla fine ottima giornata, e la gita meritava assolutamente.