• Francia Moto Ride 2015


MotoRide nella Francia del Sud

Un itinerario di 5 giorni attraversando le Alpi, l'Alta Provenza, la Camargue e la Costa Azzurra.

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Diario di Viaggio

Mappa dei percorsi

Da Brescia a Barcelonnette

Dettaglio Claviere - Barcelonnette


Puntuali al ritrovo dei bresciani alle ore 9.00 all'ingresso dell'autostrada di Brescia Ovest. Con Max ci troviamo a Dalmine. Il tempo sembra buono, come da previsioni peraltro. Se ne approfitta già per rifocillarsi.
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    Sosta Autogrill Francia_2

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    Sosta Autogrill Francia_3

Oggi per la prima parte del viaggio abbiamo il trasferimento autostradale, che ovviamente non è particolarmente entusiasmante. Peccato poi che dopo appena un centinaio di km G ha perso per strada la sua nuova macchina fotografica, appena comprata nuova nuova per l'occasione. Salvatore e Max l'hanno anche vista sfilarsi mestamente dalla tasca della giacca di G, ma nulla hanno potuto per salvarla, anche perché il traffico dell'autostrada non perdona. Macchina spiaccicata!
Facciamo molte soste perché Salvatore ce l'ha piccolo. Il serbatoio della moto, ovviamente! Ed in più si aggiunga che le vesciche degli over-50 non è che consentano una grande autonomia!
Viaggiamo comunque bene, e arriviamo al confine a Claviere che sono già le 13:40. Siamo a 1750 m slm, ma la temperatura è gradevole. C'è un bel sole e mangiamo all'aperto, al ristorante Chi Mi. Mah!
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    Claviere Francia_1

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    Claviere Francia_3

Si riparte e si fa il tunnel che ci porta sulla statale del Monginevro, dove saliamo ancora di 100 m prima di iniziare la discesa verso Briancon. La strada è molto bella. Percorre tutta la valle accanto al fiume La Durance. Lungo la strada facciamo una sosta a Mont-Dauphin, per vedere la Fortezza di Vauban; mi ha incuriosito il fatto che fosse nell’elenco dei siti Patrimonio Unesco. In effetti non è male, e per certi aspetti il tipo di costruzione ricorda un po' il castello di Brescia.
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    Mont-Dauphin Francia_1

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    Mont-Dauphin Francia_6

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    Mont-Dauphin Francia_8

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    Mont-Dauphin Francia_9

Gli ultimi 50 km che percorriamo per arrivare a Barcelonnette sono ancora più belli. Una strada con delle bellissime curve, in mezzo ad una vegetazione verdissima, che costeggia un lago dal colore blu intenso. Ci sono anche dei tizi che fanno kyte-surf, e ci sono ovviamente anche moltissime moto.
Arriviamo a destinazione alle 18:30, dopo aver percorso ben 430 km. Per la cronaca la mia moto durante questo tragitto ha passato i 20000 km. Ben spesi direi!
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    Lago Francia_1

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    Lago Francia_2

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    Lago Francia_3

Il nostro Atzeca Hotel non è male. Un buon tre stelle, comodo e pulito, e soprattutto in centro. Non che ci voglia molto, dato che Barcelonnette è abbastanza piccolino. A cena si va al ristorante Le Poivre de Ane, dove si mangia discretamente (principalmente fonduta e raclette) e si spende assai. 
Poi a nanna, perchè qui chiude tutto molto presto, e oggi abbiamo fatto parecchia strada.
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    Barcelonnette Francia_5

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    Barcelonnette Francia_6

Mappa dei percorsi

Da Barcelonnette a Les Salles sur Verdon


Pare che Max non sia stato tanto contento dello scherzetto che gli abbiamo fatto di metterlo in camera con Salvatore. Molto sconfortato, ha detto “non avevo mai sentito niente del genere!”. Abbiamo quindi deciso che dalla prossima notte lo ospitiamo io e G, tanto Uccio e Salva si annullano a vicenda, come quella legge sulle onde sonore contrarie che non ricordo esattamente come fosse.
Colazione discreta, con degli ottimi croissant che valgono i 10 euro che abbiamo speso. D'altra parte, siamo o non siamo in Francia! Partenza alle 9:30, con tempo davvero molto bello. Difficile sperare in meglio!
Prendiamo la strada che sale verso il Col de la Cayolle, un passo che arriva fino a 2300 m. La strada è molto bella, soprattutto all'inizio, quando la valle è molto stretta e la strada costeggia il fiume Var proprio da vicino. Questa strada è parte della Route des Grandes Alpes, e percorre il Parc National du MercantourOvviamente le soste per le foto non si contano.
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    Parc National du Mercantour Francia_1

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    Parc National du Mercantour Francia_5

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    Parc National du Mercantour Francia_6

Arrivati a 2000 compare pure la neve sul ciglio della strada, anche se la temperatura resta sempre piacevolissima.
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    Col de la Cayolle Francia_1

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    Col de la Cayolle Francia_2

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    Col de la Cayolle Francia_3

Si scende dal passo e si arriva a Guilleimes, a circa 800 m, dove ci fermiamo per un buon caffè. Buono si fa per dire! 
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    Guilleimes Francia_1

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    Guilleimes Francia_4

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    Guilleimes Francia_5

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    Guilleimes Francia_6

Il tratto di strada successivo è davvero molto bello. Si attraversano infatti le Gorges de Daluis, con una stradina molto stretta che passa in mezzo ad una sorta di canyon con rocce spioventi di un particolare colore tra il rosso ed il viola. Anche qui si fanno molte soste per le foto. Usciti da questa gola la strada diventa meno stretta e le curve si fanno più dolci, cosa che invita a ruotare un po' di più la manetta del gas, perché un po' bisogna pure divertirsi!
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    Gorges de Daluis Francia_5

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    Gorges de Daluis Francia_6

Arriviamo a Entrevaux alle 13:30 esatte. Si tratta di un paesino medioevale molto carino, con il centro protetto da mura fortificate e circondato dal fiume, al quale si accede tramite un ponte levatoio. Si narra che questa cittadina sia annoverata tra le “mille più belle di Francia”; non sappiamo però in quale punto esatto di trovi di questa classifica. Purtroppo arriviamo insieme ad un'orda di motociclisti italiani, i quali si portano le moto praticamente fino al tavolo del ristorante. Però poi per fortuna si fermano lì, per cui noi possiamo fare un giretto per la parte vecchia del paesello in santa pace. Molto carine ineffetti le piccole viuzze interne, con dei bellissimi scorci sulle montagne circostanti e sul fiume che scorre a fianco del paese. Ci fermiamo per pranzo alla Creperie du Chevalier, dove però io sono l'unico che mangia la crepe, per altro non memorabile, mentre gli altri vanno di insalatone. Contenti loro!
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    Entrevaux Francia_1

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    Entrevaux Francia_9

Dopo pranzo visita di rito al Museo della Moto. In pratica un piccolo sottoscala dove un simpatico nonnino ha accatastato una discreta quantità di moto che vanno dai primi del '900 fino al 1960 circa. Spiccano una Harley del 1917 ed una bellissima Guzzi Falcone rossa del 1952. Lasciamo l'obolo e torniamo alle nostre di moto, forse meno affascinanti ma sicuramente più funzionali. Salvatore è indeciso se proporre al nonnino del museo anche la sua Dominator, ma forse Claudio non sarebbe contento!
Si riparte da Entrevaux e la strada continua ad essere molto bella. Per un lungo tratto costeggia un lago, il Lac de Castillon, che in realtà è una diga. Il panorama è davvero notevole. Altra breve sosta a Castellane, dove c'è una piazza stracolma di moto. Oggi è domenica, tra l'altro, e forse è per questo che c'è così tanta gente a spasso.
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    Castellane Francia_1

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    Castellane Francia_3

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    Castellane Francia_5

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    Castellane Francia_6

L'ultimo tratto di strada della tappa odierna percorre la Corniche Sublime, che costeggia il versante sud del Canyon del Verdon. Che ineffetti non è niente male, e la sua fama è meritata, anche perché è il canyon più grande di tutta Europa. Ci fermiamo a fare un po’ di foto (e anche a ristorarci un po’), al punto di osservazione Balcons de la Mescla, e poi nuovamente al Pont de l’Artuby, che si narra essere un posto prediletto dai pazzi che fanno bungee-jumping. L'ultimo tratto di strada che scende verso il lago di S.te Croix è tutto in mezzo alla boscaglia, con un intenso profumo di fiori che non saprei dire che fiori fossero.
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    Canyon del Verdon Francia_1

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    Canyon del Verdon Francia_2

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    Canyon del Verdon Francia_3

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    Canyon del Verdon Francia_4

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    Canyon del Verdon Francia_5

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    Canyon del Verdon Francia_6

Arriviamo al nostro albergo che sono già le 19. Abbiamo fatto solo 190 km, ma c'è da dire che sono stati molto intensi. L’albergo, l'Auberge des Salles, è un due stelle carino con camere vista lago. 
Questa sera a cena hamburger. Nella Food Plaza, come la chiamerebbero negli States, ci sono diversi localini. Uccio e Salvatore li girano tutti fingendo di leggere i menù, e poi scelgono quello con la cameriera più carina. Eccheccaso!!
Si va a nanna, ma solo dopo il cognac di riconoscenza offerto da Max.

Mappe dei percorsi

Da Les Salles sur Verdon a Manosque

Da Manosque a S.tes Maries de la Mer


Buona colazione con il solito ottimo croissant. Pronti per partire alle 9:40; l'aria è gradevolmente freschina e c'è un bel sole.
Dopo solo una decina di kilometri ci fermiamo a Moustiers S.te Marie, un altro dei tanti borghi medioevali presenti da queste parti. E’ carino perchè è arroccato sulla montagna; Uccio vorrebbe tanto fare la ripidissima scalinata che porta in alto alla chiesa di Notre Dame de Beauvior, ma per fortuna riusciamo a farlo desistere. Ci limitiamo ad una passeggiatina nel centro del paese. Il luogo è famoso per le ceramiche, ed ineffetti le vie del paesello sono piene, oltre che dei soliti ristoranti, di negozietti che vendono piatti e tazzine. Ci sono anche oggetti carini, ma decisamente non facciamo shopping, sia perchè i prezzi sono alti, sia perchè il trasporto in moto non sarebbe proprio il massimo.
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    Moustiers S.te Marie Francia_1

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    Moustiers S.te Marie Francia_2

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    Moustiers S.te Marie Francia_3

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Si riparte in direzione di Avignone, percorrendo la Via della Lavanda; strade bellissime da percorrere in moto, in mezzo alla campagna, in una specie di altipiano che a tratti ricorda la Toscana, in mezzo a coltivazioni sterminate di lavanda, che non è ancora fiorita ma che un po' di profumo già lo fa sentire.
Dopo circa 80 km però la nostra giornata subisce una svolta. Giuseppe, dopo la macchina fotografica, viene abbandonato anche dal copertone anteriore della sua moto, che si gonfia in modo che sembra sul punto di esplodere. Per fortuna siamo usciti dalle stradine di campagna e siamo arrivati a Manosque, una cittadina brutta e calda, dove ci mettiamo in cerca di un gommista. Scopriamo però che da queste parti il lunedì sono in pochi che lavorano, e per di più siamo a cavallo dell'ora di pranzo.
Comunque, grazie all'opera investigativa di Max e di Salva, si riesce a trovare un gommista che può procurare il copertone adatto. Lo farà però non prima delle 16! Ci troviamo quindi a dover passare il tempo, ed iniziamo con un tristissimo pranzo da Mac Donald’s; poi facciamo un ancora più triste giretto nel centro di Manosque, dove non riusciamo a trovare veramente nulla che valga la pena. Siamo anche un po’ infastiditi dal fatto che il termometro ha toccato quota 31,5.
Per fortuna però i tizi del gommista sono stati puntuali, per cui alle 16:30 G ha un bellissimo copertone nuovo e finalmente si può ripartire. Siamo però costretti a saltare la tappa ad Avignone, perchè ormai non c'è più tempo. Prendiamo quindi l’autostrada che scende a Sud verso Aix en Provence, per poi dirigerci verso S.tes Maries de la Mer. I 30 km di strada che attraversano la Camargue sono molto belli, in mezzo a paludi che si estendono a perdita d’occhio. Sarà l’aria del mare, ma inaspettatamente la temperatura scende parecchio man mano che ci avviciniamo alla costa; quando arriviamo a destinazione il termometro è sceso fino a 18°C. Per questo, oltre che per il fatto che sono già le 19, rinunciamo al bagno in piscina. Anzi, non proprio! Max e Uccio si cimentano comunque. Contenti loro! Io non ho assistito, ma pare che Max si sia esibito in un tuffo davvero memorabile!
Alloggiamo all’hotel Le Bleu Marine, un due stelle nel complesso piuttosto scarsino. In serata passeggiata in paese e cenetta in un posto abbastanza triste anche lui. Con però due vantaggi che meritano la sosta: una cameriera molto graziosa che si chiama Laura, da pronunciare però in francese, e la cena a base di pesce che è più che discreta.
PS: oggi in totale abbiamo percorso 235 km.

Mappe dei percorsi

Da S.tes Maries de la Mer a Marsiglia

Da Marsiglia a Nizza


Risveglio con cielo grigio, e aria ancora molto freschina. Il tizio dell'albergo dice che è solo foschia che sale dal mare, ma che in realtà il tempo è bello. Peccato che invece il cielo rimane nuvolo per tutta la nostra percorrenza in Camargue: una sessantina di km di stradine in mezzo a campagna e paludi. Ci sono molti ciclisti e molti fenicotteri, e anche molta gente che li fotografa. I fenicotteri! Il percorso è bello, peccato solo per il fondo stradale che è abbastanza accidentato.
Arriviamo dopo un'oretta circa a Salin de Giraud, dove prendiamo il mini battello per la mini traversata del fiume Reno. Commentavamo che la lobby dei traghettatori da queste parti deve essere molto potente, altrimenti non si spiega come mai non costruiscano uno stupido ponte di 50 metri.
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    Camargue Francia_1

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    Camargue Francia_5

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    Camargue Francia_6

Dopo il rifornimento si procede per Marsiglia, attraversando una zona industriale non particolarmente interessante, con la strada piena di camion. Arriviamo a Marsiglia verso mezzo giorno, e lasciamo le moto nella zona del Porto Vecchio. Bello direi, meritava la sosta. Due passi a vedere le bancarelle del pesce fresco, e poi già che ci siamo andiamo a mangiarne un po' anche noi. Uccio ha mangiato una zuppa che non l'ha soddisfatto molto.
Prima di ripartire saliamo a vedere la Cattedrale di Notre Dame de la Garde. O meglio, più che la cattedrale diamo solo un'occhiata al panorama dall'alto, che ineffetti merita. Poi si riparte subito, perché sono già le 15:30 e siamo un po' in ritardo sulla tabella di marcia. Decidiamo quindi di prendere l'autostrada per andare verso Nizza, almeno per il primo tratto.
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    Marsiglia Francia_1

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Usciamo a Fréjus per andare a prendere la strada dell'Esterel, un percorso collinare, quasi tutto boscoso, di circa 20 km che arriva a Mandalieu la Napoule, città che pare essere famosa per la coltivazione delle mimose. È una strada molto bella, tutta curve in mezzo al verde, che sale fino a circa 300 m per poi ridiscendere a livello del mare. Da qui proseguiamo lungo la costa fino a Cannes, percorrendo tutta la Croisette. Il fascino del posto ed il panorama sono notevoli, peccato solo che ci sia molto traffico, anche perché sembra che sia già iniziato il festival del cinema.
Dopo Cannes percorriamo ancora la strada costiera fino ad Antibes, ma poi visto il traffico rinunciamo, e per gli ultimi km torniamo nuovamente in autostrada. Come sempre il fido Garmin ci porta al nostro Hotel, il Goldstar Resort, in men che non si dica. Saliamo però in camera che sono già le 19:45, dopo aver fatto oggi ben 350 km di strada.
Doccia per tutti e poi passeggiatina nella zona della Città Vecchia, dove troviamo un buon ristorantino, dotato casualmente di schermo gigante per vedere un po' della semifinale di ritorno di C. L., dove alla fine come previsto la spunta il Barcellona.
Molto bella Nizza.

Mappe dei percorsi

Da Nizza a Brescia


Sveglia al solito orario, in modo da essere pronti per 8:30. Oggi però usciamo per colazione, perchè in questo albergo costa ben 20€ a testa, e Uccio dice che sono troppi perchè lui prende solo il caffè. Giusto il tempo per riprendersi dalle grasse risate, usciamo a piedi ed arriviamo al lungomare, sulla Promenade des Anglais, dove ci fermiamo in uno dei mille bar che ci sono da queste parti.
Si parte alle 10 passate; c’è nuvolo ma la temperatura di 21 gradi è piacevole. Abbiamo la pessima idea di andare a fare un giretto a Montecarlo. Idea pessima perchè il traffico è incredibile, complicato dal fatto che ci sono parecchi lavori per le strade, già strette per conto loro, probabilemente per i preparativi del Gran Premio di F1 che ci sarà fra una decina di giorni. Fatto sta che non riusciamo a trovare un posto dove fermarci, per cui decidiamo di ripartire subito.
Inizia quindi la strada del ritorno a casa. Questa volta però abbiamo la buona idea di cambiare itinerario: anziché fare l’autostrada della Liguria, brutta e pericolosa, prendiamo la strada del Col di Tenda, che arriva poi a Cuneo. Questa strada tra l'altro è famosa per i motociclisti, perchè è piena di curve abbastanza dolci che inviano a tirare un po’. Si esce quindi dall’autostrada a Ventimiglia, per poi ritornare in territorio francese fino al Passo. Arriviamo a 1300 m dove c'è il tunnel che attraversa il confine. Scopriamo però che la percorrenza è a senso alternato, e quando arriviamo mancano 23 minuti al nostro turno. Pazienza, nel frattempo ci riposiamo un po’. 
Rientrati in Italia, ci fermiamo per un buon panino al primo Autogrill che troviamo, alle 14 passate, nei pressi di Cuneo.
Il nostro viaggio vero e proprio finisce però verso le 15:30, un po’ prima del previsto, nelle campagne dell’Astigiano, dove ci ha colti, diciamo, una sorta di “temporale estivo” a ciel sereno, di quelli improvvisi e violenti, ma che poi passano e lasciano nuovamente il sereno.
Risolto il litigio tra Uccio e la biglietteria dell’autostrada rientriamo verso Brescia, dove arriviamo verso le 18:30, dopo aver percorso oggi ben 435 km.
In conclusione, una bella vacanza, pur se breve. Abbiamo visto dei bei posti, mangiato bene, la compagnia è stata ottima ed il tempo sempre bello. Cosa volere di più da un MotoRide?!