Sudafrica 2012

Un'estate... invernale!

Day 9 - Santa Lucia

Belle nanne a Santa Lucia

Oggi colazione a “casa” nostra, perché il nostro appartamento è l’unico che ha un bel tavolo grande. Fuori dalla finestra vediamo gironzolare un po’ di scimmiette.

Dato che il posto sembra essere davvero splendido, oggi (quasi) tutta la giornata è dedicata a Santa Lucia. Dopo la sosta in farmacia per comprare la cremina antibiotica ad Alessandro e quella al negozio di fotografia per comprare lo zoom di salvataggio per il sottoscritto (il mio fantastico 70-200L mi ha abbandonato sul più bello!), si parte in direzione di Cape Vidal. Si entra nel “iSimangaliso Wetland Park”, dove facendo un loop percorreremo circa 100 km.

Il panorama è splendido, con il fiume e la palude da un lato e l’oceano dall’altro, e con in mezzo una vegetazione rigogliosissima. Ci sono ovunque cartelli che avvisano di stare attenti ai coccodrilli, ma oggi non riusciamo a vederne nemmeno uno! Comunque procediamo fiduciosi. Lungo il percorso ci sono alcuni punti panoramici, sia da una parte che dall’altra, e la vista è davvero molto bella. In particolare a Mission Rock, dove riusciamo infinamai a fare una piccola passeggiatina di qualche centinaio di metri. Un successone!!

Su e giù per le stradine del parco

Poi si prosegue fino a Cape Vidal, dove ci fermiamo per rifocillarci e per goderci un po’ il posto. Per fortuna riusciamo a finire il nostro picnic prima che un simpatico cercopiteco riesca a saltare sul tavolo ed a scipparci il sacchetto con le fettine di pancarrè! Uno spettacolo! Uccio ha paragonato Raffi ai francesi della banana e non è stato molto carino!!

Il cercopiteco ladro

Dopo questo simpatico episodio siamo stati un po’ sulla spiaggia in riva all’oceano, dove i bambini si sono divertiti un mondo a correre e saltare, pociando anche un po’ le gambette nell’acqua che non aveva l’aria di essere molto calda, anche se c’era un temerario che faceva il bagno! Il posto comunque è a dir poco splendido!

Passeggiata a Santa Lucia
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Nel tratto di strada di ritorno per uscire dal Parco finalmente siamo riusciti a vedere un rinoceronte, bianco credo, perché mangiava l’erba per terra; pare che quelli neri invece mangino dagli alberi. Ci sono anche delle differenze nei corni, come ci ha spiegato Beatrice, ma non ricordo esattamente.

Prima di uscire dal Parco abbiamo visto un incendio in lontananza. Non sappiamo bene cosa sia successo, ma la luce era indubbiamente molto suggestiva.

Alla fine possiamo proprio dire che questo iSimangaliso Wetland Park valeva il viaggio, e che con il famoso senno di poi avrebbe meritato una sosta più lunga, ma non si può sempre sapere tutto prima!! Quindi si riparte per la nostra nuova destinazione a Hluhluwe, a circa un'ottantina di km da qui. Infatti in poco più di un’oretta di viaggio arriviamo al Protea Hotel Hluhluwe & Safaris, da dove domani andremo a visitare il Parco Hluhluwe-Umfolosi Game Reserve.
Un’altra nota di demerito per il nostro Garmin, che ha sbagliato destinazione nonostante questa volta avessimo inserito le coordinate geografiche. Ci stava portando in un posto sperduto a circa 15 km dal nostro albergo. Robe de ciot, come si dice dalle nostre parti. L’albergo è carino e c’è il wi-fi free che funziona. Hanno solo sbagliato a darci la camera perché ce ne hanno data una con un solo letto, ma poi ce l’hanno cambiata subito con una che ha due lettoni grandi. Mariam questa notte dorme con la sua mamma ed è molto felice! Una nota assolutamente positiva è che al ristorante c’è il self-service, e per una sera possiamo non preoccuparci della mitica flemma africana. La carne di impala è saporita ma un po’ “gnucca”.