Questa giornata passerà alla storia del nostro viaggio come quella delle decisioni sbagliate!
Ma cominciamo dall’inizio: sveglia al freddo, come di consueto negli ultimi giorni, con giusto un filo di umidità sui vetri, e senza colazione perché in questo lodge non è prevista.
Poco male, torniamo al Waterfront di Knynsa dove ieri sera avevamo adocchiato il Caffè Mario.
Si esce dal Caffè Mario dopo quasi un’oretta, giusto il tempo per un giretto nell’ennesimo negozietto di souvenir, e per fermarsi a comprare un nuovo pile per Mariam, e poi si riparte per Cango Caves, dove si visitano le famose grotte. O meglio, dove “si dovrebbero” visitare le famose grotte!
E questa è la prima decisione sbagliata della giornata, ma è anche il primo (e per ora unico!) errore di pianificazione della tappa. Infatti per arrivare a Cango Caves ci vogliono due ore di strada, di cui la metà su strada di montagna e per di più sotto una pioggia incessante.
Solo che appena arrivati, verso mezzogiorno, veniamo folgorati dalla improvvisa consapevolezza che per arrivare poi alla nostra destinazione finale, la De Hoop Nature Reserve, ci vogliono altre 5 ore di strada, compresi circa 50 km di sterrato finali! Oltretutto il giro di visite alle grotte, che dura un’ora, è appena partito alle 12.00, ed il prossimo sarà alle 13.00. Morale, diventa troppo tardi, per cui il giro non si può fare e siamo venuti fin qui per niente!
Ci consoliamo con il fatto che abbiamo visto dei panorami bellissimi, oltre ad un sacco di struzzi, che da queste parti vengono allevati in quantità. Ci sarebbe anche la possibilità di andare a cavallo degli struzzi. La Cris sarebbe interessata, ma il tempo è tiranno e purtroppo non si può fare.
La seconda decisione sbagliata è che per arrivare a De Hoop prendiamo una strada che ci fa allungare il percorso di circa 50 km, complici una errata interpretazione della cartina ed una totale carenza di indicazioni. Anche qui, c’è però da dire che i panorami sono di una bellezza difficile da descrivere. Distese a perdita d’occhio di campagne coloratissime con tutte le sfumature del verde e con ampissime aree di coltivazioni di fiori gialli (soia, secondo Uccio).
Il tutto un po’ sotto l’acqua e un po’ sotto il sole; ad un certo punto compare anche un bellissimo arcobaleno, e sullo sfondo ci sono le montagne innevate. I bambini sono fin troppo bravi, e grazie anche all’aiuto del computer con qualche cartone passano il tempo anche loro.
Arriviamo al lodge che sono quasi le sette di sera ed è ormai buio; all’ingresso della Riserva ci fanno anche pagare ben 75 rand di multa perché siamo arrivati dopo le 18!
Il De Hoop Collection si trova in mezzo al nulla, con alloggi in cottage che sono dei veri e propri appartamenti; ci dicono che c’è il riscaldamento, ma in realtà si tratta solo di una stufetta che fa quel che può. Il tipo della reception ci raccomanda poi di tenere ben chiusa la porta di casa perché altrimenti i babbuini entrano in casa e rubano le cibarie. Buono a sapersi!
La terza decisione sbagliata della giornata è quella di esserci fidati della cameriera del ristorante, che alle ore 19 ci dice che il tavolo sarebbe stato disponibile alle 19.45. Invece ci sediamo alle 20.20 e, in modo assolutamente misterioso dato che siamo rimasti solo noi, dobbiamo aspettare altri 30 minuti per mangiare le nostre bistecche e un cappuccino.
Gli sguardi severamente minacciosi dei miei commensali mi hanno tolto la voglia di chiedere anche il dessert.
Ineffetti questa sera siamo tutti molto stanchi. Alessandro viene a dormire da noi e Mariam è molto contenta.