Dopo colazione ci si mette in macchina in direzione del Parco Kruger, il principale dei South African National Parks, destinazione Skukuza Rest Camp. Distanza ca. 120 km da percorrere in un paio d’ore.
Usciti da Nelspruit attraversiamo prima una baraccopoli, poi un abitato che sembrerebbe un villaggio, se non fosse che è una distesa enorme di casupole e di gente che va e che viene. Ci sono anche alcune scolaresche con ragazzetti tutti in divisa, un po’ come quelli che avevamo visto in Etiopia, e anche delle distese di bancarelle che vendono tappeti coloratissimi.
Usciti dall’abitato la strada diventa davvero molto bella, in mezzo ad una vegetazione abbastanza fitta che lascia intravedere distese enormi con paesaggi che sembrano proprio i film sull’Africa. Siamo anche abbastanza in quota, non ce n’eravamo accorti ma il GPS indica 900 metri slm!
Si entra nel Kruger dall’ingresso Phabeni Gate a ovest del Parco. Il personale all'ingresso non sembra essere troppo stressato!
Dopo le formalità di ingresso gestite con la solita sapienza e precisione dalle nostre "ragioniere", possiamo finalmente entrare nel Parco.
L’avviso che si entra a proprio rischio e pericolo in effetti mette un po’ di ansia, ma d’altra parte siamo o non siamo venuti fin qui per vedere la vera wild life!? E la vediamo eccome!! Non ce l’aspettavamo, ma fin da subito, nel tratto di strada che ci porta dal Gate fino allo Skukuza Camp, si vedono molti animali: abbiamo incontrato varie specie di antilopi (alla fine impareremo anche un po' a distinguere le varie specie), zebre e facoceri, una specie di cinghiali solo molto più brutti.
Poi vicino ad un laghetto in lontananza abbiamo visto delle specie di rocce grigiastre, ma poi la Raffi ha notato che erano delle rocce molto strane perché muovevano le orecchie! Ed infatti erano ippopotami!! Nello stesso laghetto girellava anche un bel coccodrillino.