Oggi giornata grigia, nel senso metereologico del termine. Infatti cielo nuvoloso e niente sole. M va bene lo stesso, siamo in vacanza! Altra supermega colazione, con tanto di fettine di pane e prosciutto trafugato (da veri italiani) per lo spuntino a pranzo, e poi saluti a Skukuza e partenza in direzione sud. Prossima meta il Camp di Berg-en-Dal, all’estremo sud del Parco Kruger. Ce la prendiamo comoda dato che la distanza prevista è breve, circa 70 km, e tutto quello che dobbiamo fare è guidare piano e cercare di vedere un po' di animali.
Durante la prima parte del percorso però di animali ne abbiamo visti pochini, almeno rispetto a quelli di ieri; giusto delle zebre e la solita quantità industriale di impala, kudu e qualche gnu.
Ci siamo però rifatti alla grande nella seconda parte del percorso, dopo la pausa pranzo (dove abbiamo mangiato i mitici panini al prosciutto gratis), anche grazie all’idea della Cris di fare una deviazione verso una strada secondaria prima di arrivare a Berg-en-Dal. Non solo abbiamo visto altri elefanti e una bella giraffa proprio sul bordo della strada...
... ma soprattutto siamo riusciti ad arrivare a quota 4 negli avvistamenti dei Big Five: prima due bei rinoceronti, e poi una mandria di bufali che pascolava bella tranquilla, e che ci hanno anche attraversato la strada proprio davanti.
Spettacolo!
Ora dei Big Five ci manca solo il leopardo, ma sarà ben più difficile, credo …. Al Camp di Berg-en-Dal siamo arrivati piuttosto presto, verso le 16, ed il check-in è stato veloce dato che l’impiegata non era stordita come quella di Skukuza, per cui ci è rimasto il tempo per fare una piccola passeggiatina nei dintorni prima del buio.
Il Camp è più piccolo di quello di Skukuza ma è molto bello, con delle casupole singole immerse nel bosco che sembrano uscite direttamente da una qualche campagna inglese; dentro sono carine e confortevoli.
C’è anche la laundry per fare il primo bucato della vacanza: solo 50 cent la lavatrice e 20 cent l’asciugatrice. Ci diciamo, questa sera ceniamo presto che così non andiamo a dormire tardi. Le ultime parole famose. Al ristorante questa sera abbiamo fatto il record di flemma africana. Abbiamo cronometrato i tempi, e considerando che oltre a noi c’erano solo altri 2 o 3 tavoli, direi davvero che è stato un match non male: al 15° del primo tempo hanno preso le ordinazioni; al 35° è arrivato da bere. Alla fine del primo tempo cominciavamo un po’ a disperare, ma alla fine dell’intervallo, ossia dopo un’ora esatta, ci hanno portato il pane. Pane bianco normale però, perché altrimenti tostato magari ci voleva un po’ di più! La svolta decisiva si è avuta al 15° della ripresa (75’ totali) quando è arrivato il cibo per (quasi) tutti; in realtà per l’insalata (L’INSALATA!!!) di Monica e Raffi ci sono voluti altri 5 minuti. Nessuno ha avuto il coraggio di ordinare il dessert!