• USA Moto Ride 2014


Day 1 - Da Salt Lake City a Moab (8 maggio)



Notte passata abbastanza bene; sembra che tutti abbiano dormito e pertanto ci consideriamo ufficialmente “sfusati”. Colazione, frugale come sempre, e poi due passettini a piedi per fare tutte le 0,9 miglia che ci separano dalle nostre moto. Arriviamo da Eagle Rider alle 9 puntuali, e le nostre 4 Electra Glide sono già li che ci aspettano. A quel culone di G gli capita quella più bella, parlando del colore: un bellissimo rosso amaranto. Quella di M è un blu Atalanta un po' triste, mentre quella di X e la mia sono nere. Un classico sempre elegante!!
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Da Eagle Rider a ritirare le nostre moto.

Fatti un po' di convenevoli e di spiegoni con il buon Mike, si torna all'albergo per caricare i bagagli. E qui cominciano le dolenti note, almeno per il sottoscritto. Succede infatti che la mia splendida borsa BMW non entra nel baule della nuova Electra, che rispetto a quella che avevamo usato in California ha delle sporgenze all'interno che ne riducono lo spazio utile. Non solo, ma nella borsa laterale non ci sta nemmeno lo zaino della macchina fotografica. Fantastico! Tocca lasciare qui tutto; per fortuna i miei bravi compagni di viaggio hanno degli zaini in più, e quindi faccio un po' di trasloco delle mie cianfrusaglie da una borsa all'altra. La simpatica, oltre che molto graziosa Danielle, la ragazzetta della reception, mi guarda andare avanti e indietro come si guarda un idiota, ma tant'è…
Con tutto questo si parte che sono già le 11. Fa freschino e lungo il primo pezzo di strada prendiamo anche un po' d'acqua, ma per fortuna poca cosa. È comunque un'ottima occasione per provare la mia tuta anti pioggia nuova di zecca comprata ieri al negozio Harley. Bellissima!!! E soprattutto mi vedrebbero anche con la nebbia. Anche quella gialla di G però non è niente male.
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Per ora c’è il sole, ma non si sa mai...

Le prime 60 miglia circa sono tutte di autostrada che costeggia una catena di montagne ancora innevate. Poi si esce dalla Highway ma il panorama resta sempre molto bello, passando prima in mezzo a colline verdi, poi a monti con le rocce rosse e quindi in mezzo a territori brulli e desertici, con alcune rocce che ricordano un po' quelle della Death Valley.
A pranzo ci fermiamo a Price, in un ameno localino che si chiama Winger's, dove ineffetti le alette abbondano, tanto che ne sono dotati anche i vasetti di salsa… Succede infatti che la premurosa Taylor, nel portare in tavola un piatto pieno di vasettini di salse varie ne ha letteralmente fatto volare uno che conteneva una bellissima salsetta rossa, la quale è andata quasi integralmente a schiantarsi sulla giacca di G. Dico “quasi” perché il resto è finita sul mio telefono! Io che non la volevo nemmeno la salsa…
Comunque siamo sopravvissuti, e la prossima volta che passeremo da Price torneremo senz'altro a trovare la nostra Taylor…
La seconda parte del viaggio va decisamente meglio, anche perché la temperatura si alza un po', cosa che in moto non guasta mai. Purtroppo però dobbiamo saltare quella che avrebbe dovuto essere la nostra prima meta, e cioè il Parco Nazionale di Canyonland. Arriviamo infatti in zona che sono già le 17, e per andare a visitare il parco è troppo tardi. Poco male, Uccio dice che è comunque il meno interessante di quelli che dobbiamo visitare, perciò ce ne facciamo una ragione e proseguiamo verso Moab.
Avremo modo di non dolercene, dato che scopriamo poi che qui comincia la parte migliore del viaggio di oggi, anche se sono solo le ultime 10 miglia: la Dinosaur Diamond Prehistorc Hayway. È la strada per andare al nostro albergo che costeggia il fiume Colorado, andando ad infilarsi in quello che potrebbe sembrare il fondo di un canyon: la strada, il Colorado a fianco e da ambo i lati due alte pareti di rocce rosse. Spettacolare! Ovviamente ci si ferma a fare un po' di foto dato che nessuno di noi, a parte G naturalmente, riesce a farle mentre sta guidando.
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La spettacolare Dinosaur Diamond Prehistoric Hayway

Il Red Cliffs Lodge è assolutamente all'altezza delle aspettative, e anche di quello che lo abbiamo pagato! Chapeau a Uccio che l'ha scovato, anche perché se non fossimo venuti qui non avremmo nemmeno fatto quella strada fantastica. Come si dice, meritava il viaggio!
Anche la cenetta al Cowboy Grill non è niente male, e soprattutto qui hanno la birra! Tutti contenti i miei soci, ma anche io nel mio piccolo mi sono goduto una ottima San Pellegrino!!
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In conclusione possiamo dire che la prima giornata è stata molto buona. Partita con qualche contrattempo all'inizio, è andata poi in crescendo, con un finale veramente memorabile. L'assemblea dei riders ha quindi deciso all'unanimità che il voto ufficiale della giornata è 9.
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