Colazione e ancora qualche souvenir, e si riparte alla volta della
Monument Valley. Io ho esaurito lo spazio nelle borse, per cui devo lasciare sul portapacchi il mio nuovissimo e bellissimo zaino che ho comprato alla Harley di Durango. Solo che minaccia pioggia, e lo zaino non è impermeabile. Per fortuna c'è quel sant'uomo di Uccio che ha un bellissimo sacchettino impermeabile, e così il mio zaino è salvo. Meno male che Uccio c'è!!!
Prima tappa a Cortez per fare benzina, che per 3,8 USD al gallone è quasi un piacere. Poco dopo la partenza dal Lodge la nostra giornata è stata improvvisamente illuminata dalla vista di un orso che ci ha attraversato la strada proprio davanti, per poi scappare subito nella boscaglia, sicuramente spaventato dal potente rombo delle nostre Harley. Fantastico! Pare che qui succeda piuttosto di rado di avvistare gli orsi, e il ranger all'entrata del parco, al quale ho segnalato l'avvistamento come da regolamento del parco, mi ha detto che siamo stati very lucky. Wow!
Una ventina di miglia dopo Cortez siamo di fatto entrati nel deserto. Miglia e miglia nel nulla più assoluto, con panorami comunque bellissimi. E tutto sommato è stato molto suggestivo anche il mal tempo, perché con l'orizzonte praticamente sconfinato si vedevano molto bene i nuvoloni neri che si spostavano qua e la… anche se ovviamente ogni tanto qualcuno ci cuccava! (N.B.: questa osservazione è stata fatta da Uccio, che è stato veramente molto acuto).
Seconda tappa il
Four Corners Monument. Solo gli americani si potevano inventare una specie di monumento in mezzo al deserto solo per indicare l'intersezione di quattro Stati: Colorado, Utah, Arizona e New Mexico. In pratica un grande piazzale, circondato da una schiera di negozietti che vendevano souvenir Navajo, al centro del quale ci sono i simboli dei 4 Stati e dei bei quadratini disegnati per terra, per cui solo con un passo si può cambiare Stato. Naturalmente ci siamo fatti un bel selfie ognuno in uno Stato diverso. Come direbbe Crozza-Berlusconi, chefffigataaa! In realtà la foto ce l’ha fatta un simpatico signore tedesco, che non sapeva dov'è Brescia però era stato sul Lago di Garda. E te pareva…