Si lascia la città che è già quasi mezzogiorno. Ci aspettano circa 170 miglia per raggiungere la nostra prossima meta, lo
Zion National Park. Usciti da Las Vegas si ritorna nel deserto, e fa sempre molto caldo. lungo la strada ci imbattiamo in un paio di paeselli che sembrano delle oasi: giardini perfetti, campi da golf e laghetti; poi appena superati di nuovo il deserto. Il paesaggio cambia un po’ solo dopo un centinaio di miglia, quando entriamo in una zona collinosa, con terreno comunque sempre arido, percorrendo anche una sorta di gola molto carina. Rientriamo per un breve tratto in Arizona, per poi tornare nel nostro Utah. Man mano che ci avviciniamo alla zona del parco il panorama cambia ancora, diventando montuoso e decisamente più verde. Inoltre riprendiamo a salire di quota, ma la temperatura rimane comunque piuttosto alta. Prima del parco attraversiamo Hurricane e Springsdale, due cittadine molto carine, dal carattere veramente western. Arriviamo a Zion alle tre, che poi in realtà scopriamo che sono già le quattro, dato che abbiamo perso l’ora che avevamo guadagnato due giorni fa. Sosta di rito al Visitor Center, qualche foto in riva al ruscello (NB: posticino scovato dal bravo Uccio) e poi ripartenza lungo la strada che percorre il parco.