• USA Moto Ride 2016


Day 2 - Da Natchez a Clarksdale (6 maggio)



La nostra House, che oltre ad essere carina è anche decisamente cara, ha però un difetto: di notte ad un certo punto parte l'aria condizionata, ovviamente non controllabile dall'interno, per cui dentro si gela. Sarà per via del fatto che agli americani piace così.
Ci ritroviamo tutti a colazione, dove siamo al tavolo con due signori del Tennesee, lui un settantenne ben tenuto, lei una sorta di mummia che potrebbe essere più facilmente sua madre.
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A colazione io incontro più di una difficoltà con la cameriera. Innanzitutto oso chiederle se per piacere ha un po' di hot milk. Non capisce, allora provo a ripetere cercando di scandire meglio che posso la parola m i l k. Questa volta capisce, ma con l'aria più mortificata di questo mondo mi dice che di milk non ne hanno. Ma come, dico io indicando il bicchiere di latte freddo che c'è sul tavolo, ne vorrei un po' di questo solo un pochino warm. Allora si illumina di immenso e mi dice: Oh, cream! Do you want some warm cream?. Bingo, dico io, e finalmente ottengo il mio lattino tiepido.
Confesso la mia brutale ignoranza di non sapere la differenza tra milk e cream, ma ad ogni modo, a parte il siparietto con la cameriera, al tavolo si è aperta una discussione diciamo filosofica. Salvatore, conoscitore del mondo come pochi, sostiene che siamo in America e che si sa che da queste parti sono un pochino rigidi, per cui non mi devo meravigliare se io chiedo il milk e lei non me lo porta, perché se lei ha la cream e non il milk non ci può fare niente. Giustissimo. Però io che sono, con orgoglio, un provinciale padan-valtriumplino, non riesco a non pensare che se mi chiedono del milk e non ce l'ho posso benissimo rispondere che mi dispiace, il milk non ce l'ho però se vuoi c'ho la cream che l'è istess! O no?!
Vabbè. Ma le mie incomprensioni con la cameriera non sono finite qui. Infatti salta fuori che per colazione qui c'è un menù fisso, che prevede un piatto con pancetta, una specie di polentina ed una specie di tortino di verdura che faceva impressione solo a vederlo. Quando me l'ha portato ho declinato l'offerta, e ho gentilmente chiesto se per caso non avevano del semplicissimo pane bianco tostato. E lei il pane me l'ha portato, ma caspita l'ho mandata in tilt! È tornata mortificatissisma, chiedendoci se aveva sbagliato lei qualcosa o cos'altro c'era che non andava bene con la sua colazione. Roba da matti. Era davvero attapirata, tanto che finita la colazione sono andato da lei a scusarmi, spiegandole che non sapevo ci fosse il menù fisso, altrimenti avrei avvisato prima, ma che la sua colazione era comunque perfetta.
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In compenso dopo siamo diventati quasi amici, perché Gius l'ha portata sulla sua moto per farle una fotografia per il suo bambino di sette anni. Si è molto divertita. Ah, per gli annali che piacciono molto a Giuseppe, la tipa si chiamava Cordelia, o forse Cornelia, non ho capito bene.
Facciamo un piccolo giretto per il centro di Natchez, che alla fine di giorno è triste più o meno come di sera, qualche foto al Mississippi, e poi ripartiamo alla volta di Clarksdale. Ci aspettano circa 350 km, non pochi!

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Riprendiamo la stessa “61” di ieri, che prosegue sempre in mezzo a boschi e terre verdissime. Per fortuna oggi le moto non ci danno nessun problema, a parte quando Gius si è fermato spargendo il panico nella truppa, ma aveva solo confuso la spia del cruise control con quella del motore. Cose che capitano anche ai migliori.
Tappa intermedia a Vicksburg, amena località che i fratelli Bonos ricordano entrambi come luogo di una famosa battaglia della guerra civile americana. Come facessero a sapere questa cosa non ne ho idea, ma si vede che da piccoli giocavano molto con i soldatini.
Il centro è carino; ci fermiamo a pranzo al KJ's River Town Grille. Abbiamo preso dei calamaretti fritti, che direi rispondevano perfettamente alla definizione del saggio Uccio, il quale sostiene che “quando una cosa è fritta dentro può esserci di tutto”. Ecco, i calamaretti erano così.

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Arriviamo a Clarksdale verso le 18:30. Visto che ieri sera abbiamo speso un po' tanto, oggi si va al risparmio. Il nostro Americas Best Value Inn and Suites è effettivamente un lodge un po' spartano, ma Uccio è contento perché finalmente può parcheggiare la moto davanti alla camera, cosa che gli piace molto perché dice che fa molto USA. Invece Salva si lamenta perché il posto non gli piace. La solita fighetta!
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In compenso abbiamo compagnia. C'è un animaletto, credo un procione, che viene a mangiucchiare qualche rifiuto proprio fuori dalla nostra finestra.
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A cena si va da Abe's Barbecue, e brevemente diciamo che non passerà alla storia come la migliore delle nostre cene. In compenso abbiamo speso poco anche qui!
Si ritorna in albergo abbastanza presto, sperando di riuscire a dormire un po' di più.
'Notte.