• USA Moto Ride 2016


Day 5 - Verso Indianapolis (9 maggio)



Oggi ci svegliamo sotto un cielo nuvoloso, come da previsioni, ahinoi.
Il nostro EconoLodge comprende anche una “Econo” colazione, quanto basta per non partire a stomaco vuoto.
Oggi giornata di transizione. Una tappa piuttosto lunga di puro trasferimento verso Chicago. Non sapendo bene come sarebbe andata la giornata, per questa sera non abbiamo prenotato nessun albergo.
Per le nove si parte. La temperatura dai 32 gradi di ieri è scesa a 21, per cui già dopo una ottantina di km, in occasione della pausa al distributore, rinforziamo l'abbigliamento aggiungendo un altro strato. Il cielo inizialmente si mantiene nuvoloso e niente più.
La nostra Highway 65 è parecchio trafficata; il primo tratto è come il precedente, tutto in mezzo a boschi, poi nel tratto successivo il paesaggio si fa di campagna. È un po' come essere nella bassa, solo un filino più in grande, giusto quelle 50-60 miglia tra un centro abitato e l'altro.
Pausa pranzo appena fuori dall'autostrada, in un fantastico Burger King, che quest'anno proprio ci mancava. E nel frattempo, ampiamente annunciata, arriva la pioggia. Non molto forte in verità, ma abbastanza da indurci ad inaugurare l'abbigliamento specifico. Altrimenti cosa l'abbiamo portato a fare?!
Abbiamo comunque fatto bene ad indossarlo, perché più avanti piove con un po' più di insistenza.
Lungo il percorso entriamo in Kentucky, anche se solo per attraversarlo. È il quarto Stato che tocchiamo, dopo Lousiana, Mississippi e Tennesee. Ci fermiamo nel quinto, l'Indiana, dato che riusciamo ad arrivare nelle vicinanze di Indianapolis, dopo ben 455 km, come avevamo ipotizzato all'inizio. Nel frattempo la temperatura è scesa a ben 16 gradi. Esattamente la metà rispetto a ieri, bel salto!
Con il telefonino di Salvatore, che tanto è gratis, consultiamo Booking.com e prenotiamo al volo due stanze in un ottimo Comfort Inn, a sole 5 miglia di distanza da dove ci troviamo.
Con l'occasione scopriamo che qui si è avanti di un'ora rispetto a dove siamo stati fino ad adesso, e che quindi oggi la nostra giornata sarà più corta. Ma tanto recuperiamo già domani.
Doccia e un attimo di relax, e poi si esce per la cena. Solo che diluvia, per cui prendere ancora le moto non pare una buona idea. Chiamiamo quindi un taxi per andare nel posto che ci ha consigliato la tipa dell'albergo: Bynum's Steakhouse.
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E dobbiamo dire che il consiglio è stato proprio azzeccato, perché abbiamo mangiato della carne davvero molto buona. Ci ha serviti Kristina (che non so se si scrive con la K ma mi sembra che faccia un po' più americano), che ha 41 anni ed ha un papà di 63 che ha fatto il DJ. Non ricordo con quale scusa Giuseppe sia riuscito a farsi raccontare questi particolari, ma tant'è.
Abbiamo richiamato il taxista di prima, che furbescamente ci aveva lasciato il suo numero di telefono, e dopo averlo aspettato un po' più del dovuto siamo tornati in albergo. Oggi tutti abbastanza stanchini.