10 agosto - Kakadu National Park e Lake Bennett
Sveglia prevista per le otto, ma ahimè i bambini alle sette sono già operativi, perché qualcuno ha avuto l'insana idea di proporre un bagno in piscina di prima mattina. E io che pensavo scherzassero! Come si poteva immaginare la Mariam è rimasta in acqua pochi secondi e poi è schizzata fuori per il freddo. Pare invece che il resto della truppa abbia apprezzato.
Colazione al Cooinda da bravi italiani, che pagano la Express Breackfast e poi si strafogano al buffet. Quindi si parte, destinazione Anbangbang Billabong, ritornando indietro sulla strada di ieri per una quarantina di km. Si fa una passeggiata lungo un sentiero che circonda quello che sembra un laghetto, ma che in realtà è un fiume attualmente in secca. Il panorama è molto bello e si vedono molte specie di uccelli, soprattutto pellicani, Cockatoo e altri che non saprei dire. Ci sono vari cartelli che avvisano del pericolo dei coccodrilli, ma non ne vediamo nessuno. Abbiamo anche il dubbio che in questa stagione non ce ne siano proprio. Nessuno però ha voluto fare un tuffetto per verificare! Unico neo è che fa piuttosto caldo, ci sono le mosche e i bambini si lamentano. La passeggiata comunque è lunga solo 2,5 km, per cui in un'oretta scarsa siamo già di ritorno.
La seconda tappa prevede una sosta ad un sito di arte rupestre dove ci sono delle antiche pitture sulle rocce fatte dagli aborigeni di un centinaio di anni fa. Roba che da noi sarebbe al massimo un pochino vintage! La passeggiata è anche più breve della precedente, si e no un km, ma i fanciulli si lamentano uguale. Beata gioventù!
Riprese le auto si ritorna al Cooinda, questa volta per il pranzo. In pratica ripetiamo la performance di questa mattina a colazione, spazzolando il buffet al prezzo di una semplice baguette. D'altra parte siamo italiani dentro, non c'è niente da fare!
Sono le 14:15 quando ci rimettiamo in viaggio per la nostra prossima destinazione: il Lake Bennett Resort. Sono altri 300 km sempre in mezzo al nulla, nel solito bosco sterminato. Iniziamo a capire perché l'Australia è grande 20 volte l'Italia ma solo con un terzo dei suoi abitanti.
Compresa una sosta per un gelato e un pieno di benzina, in un posto dove Uccio ha cercato di comperare una torta a base di stufato di carne (many thanks to Elizabeth!!!), siamo arrivati a destinazione poco prima delle sei.
E come già successo ieri, proprio sul finale è arrivato il più bello! Il nostro Resort sorge infatti in riva ad un lago, appunto il Lake Bennett, che è assolutamente balneabile, dato che è di acqua dolce e non ci sono nè coccodrilli nè squali nè altre bestie pericolose. A tal proposito abbiamo ricevuto ampie rassicurazioni dalla simpatica signora della reception, la quale ci ha anche raccontato che proprio per questo ha deciso di investire nella struttura, della quale è proprietaria da sole sei settimane.
Quindi detto fatto. Il tempo di scaricare i bagagli e di metterci il costume che siamo già in acqua. Acqua che tra l'altro ha una temperatura davvero ideale. A completare l'opera ci sono delle simpatiche canoe che si possono prendere liberamente per farsi dei bei giretti in mezzo al lago.
Fantastico! Tramonto facendo il bagno in un lago tutto per noi. È anche per queste cose che siamo venuti dall'altra parte del mondo!
Abbiamo cenato bene, nonostante una attesa che ci ha ricordato i tempi del Sudafrica; e non è mancata un'ultima sorpresa: finalmente abbiamo trovato la torta per Alessandro! Una fantastica torta di cioccolato ricoperta di Em'nem. Questa volta niente spumiglie!
Lake Bennett: