13 agosto - Kuranda RainForeStation Nature Park
Oggi giornata impegnativa, che non comincia nel migliore dei modi. Almeno per la famiglia Para.
Appuntamento con il taxi che ci deve portare in stazione alle 7:45. Succede però che mentre ci stiamo apprestando a fare colazione, esattamente alle 7:15, bussa alla porta Alessandro, chiedendoci se siamo pronti. Noi ridiamo e gli diciamo "Ale non scherzare che manca ancora mezz'ora!". Fatto sta che sia io che la Cris, noti esperti viaggiatori (!?), ieri sera ci siamo dimenticati di portare avanti l'orario dei telefoni per adeguarli al fuso orario della costa. Così che la sveglia ovviamente è suonata mezz'ora dopo, e così che Ale non stava proprio scherzando ma aveva perfettamente ragione. Noi in mutande e il taxi fuori pronto per partire. Morale, addio agognata colazione! La Cris ha impegato quasi tutta la mattina per farsene una ragione. O almeno fino a quando ha realizzato che avremmo saltato anche il pranzo. Ma a questo ci arriviamo dopo.
Un po' trafelati e un po' affamati siamo arrivati in stazione in perfetto orario. Fatta un po' di coda per prendere i biglietti che avevamo già prenotato, aspettando pazientemente che l'addetta spiegasse per filo e per segno a degli spaesati cinesini quello che dovevano fare, e siamo già pronti per salire sul nostro Kuranda Scenic Railway, un simpatico trenino che sembra proprio quello di una volta. Nel senso che è fatto tutto di legno e che va pianino pianino.
Esce dalla città percorrendo un primo tratto di "campagna", per poi inoltrarsi nel bosco ed iniziando a salire, fino ad arrivare alla fine poco oltre i 300 m. In realtà quello che sembra un bosco è una vera e propria foresta tropicale, tra l'altro Patrimonio Unesco. Dopo alcune tappe panoramiche, tra cui un bel ponte con una cascata da una parte (A SINISTRA!!!) ed un bel panorama che arriva fino al mare dall'altra, arriviamo alla nostra meta, il Kuranda Village.
Il villaggio è in realtà una sorta di centro commerciale all'aperto; noi abbiamo un'oretta di tempo che spendiamo prima per fare finalmente colazione, e poi per un po' di shopping, of course.
Alle 12:5 esatte parte il pulmann che ci porta al RainForeStation Nature Park, un parco in mezzo alla foresta dove ci aspettano varie attività.
Si comincia con la visita al Wildlife Park, guidati da un annoiatissimo Heiden che ci mostra i vari animali presenti nel parco: canguri, koala, coccodrilli e volatili vari. In pratica è uno zoo tenuto nemmeno troppo bene, con ambienti veramente striminziti per i poveri animali. Ci sono solo un paio di canguri liberi, con i quali si approfitta per fare qualche foto ai bambini.
La seconda tappa è decisamente più divertente: il simpatico Alex ci porta a fare un giretto per la foresta a bordo di un Army Duck, un mezzo anfibio che sembra quelli usati dai militari, con sei ruote motrici e in grado di fare dei bei giretti anche in acqua. Alex si ferma ad ogni angolo per illustrare vari aspetti di flora e fauna del luogo, e tra l'altro riesce anche a farsi capire abbastanza bene. Il giretto dura circa un'ora, e così si arriva alle ore 14. I bambini (e non solo) ormai vedono hot-dog che si materializzano tra gli arbusti delle felci, ma non c'è proprio il tempo di fermarsi, perchè inizia la terza tappa del nostro percorso, lo spettacolo dei Pamagirri Aborigenal Dancers, dei simpatici aborigeni mezzi nudi e tutti pitturati che inscenano delle danze tipiche della loro tradizione. Pare non si prendano troppo sul serio nemmeno loro, e quindi lo show alla fine risulta anche simpatico.
Adesso l'hot-dog??? Nope! L'intraprendente William, uno degli aborigeni dancers, smessi i panni (metaforici) del ballerino e indossati quelli del guerriero-cacciatore, ci prende per mano e ci porta ad assistere a delle dimostrazioni di attività tipiche del luogo, quali la caccia fatta lanciando delle specie di lance con la rincorsa ed il lancio del boomerang. Tra l'altro povero William non è che le dimostrazioni gli siano andate molto bene, dato che con la lancia non è mai riuscito a prendere il bersaglio, ed anche il boomerang non è che proprio gli sia ritornato esattamente in mano. Con il boomerang ha anche fatto cimentare il popolo dei turisti; si sono cimentati anche i nostri, ma con scarso successo. Uccio ha fatto un lancio così così, mentre la Cris è riuscita a prendersi il commento di flat battery, da tanto era potente il suo lancio! Quello che è andato meglio è stato sicuramente Alessandro.
Bene, ora si mangia?! Nope again. E' tardi e fra poco riparte il nostro pulmann che ci riporta a Kuranda. Dove abbiamo giusto il tempo di arrivare alla stazione dello Skyrail, una simpatica cabinovia a sei posti con la quale si ritorna verso valle.
Questo tragitto è molto suggestivo: di cabinovie ne abbiamo prese una infinità, ma mai nessuna che percorresse un tragitto di quasi 8 km passando sopra gli alberi di una foresta tropicale, con un panorama veramente a perdita d'occhio. Davvero molto bello.
Arriviamo giusti giusti a prendere il pulmino delle 17:20 che ci riporta in albergo. E adesso si spiega il perchè del salto anche del pranzo!
Pasti a parte direi che comunque è stata una bella giornata. Abbiamo visto dei posti molto belli e sperimentato nuovi mezzi di locomozione: dopo aerei, macchine e minivan, pulmann e taxi, barche e canoe, oggi abbiamo sperimentato anche il treno, la cabinovia e perfino l'Army Duck. Domani il camper, poi direi che ci mancano solo una Harley Davidson e un bel giro sul cammello e poi abbiamo completato tutti i possibili mezzi di locomozione!
In serata siamo tutti abbastanza stanchi, ma dopo i digiuni della giornata non vogliamo rischiare, e quindi ritorniamo al nostro ristorante italiano di ieri, dove però mangiamo un filo meno bene, ma va bene lo stesso.
Direi che con oggi si chiude ufficialmente la prima parte del nostro viaggio. Domani mattina si ritirano i camper, e si comincia un'altra storia.